Una villa con giardino e piscina da mettere a reddito su Airbnb

Acquistare una villa con giardino e piscina a Phuket e’ il sogno che molti Italiani hanno gia’ realizzato. Negli ultimi anni e’ cresciuta esponenzialmente la domanda di chi vuole fare un investimento con rendita garantita e affittare di tanto in tanto su Airbnb pertanto la domanda ricorrente e’

Posso affittare la mia villa su Airbnb?

Tra i paesi asiatici, la Tailandia è considerata la migliore destinazione turistica e Phuket non è da meno. Acquistare un immobile da mettere a reddito quando non se ne fa uso personale è sicuramente una buona strategia d’investimento. Quando si parla di locazioni brevi ovviamente non si può non parlare di Airbnb, la prima piattaforma al mondo che promuove case vacanze e bed and breakfast. La prima domanda che ci viene posta da chi acquista per affittare è: “Posso fare Airbnb a Phuket?”.

APPARTAMENTI IN UN CONDOMINIO

La legge condominiale è chiara sugli obblighi dei comproprietari. In un condominio si può affittare solo per uso residenziale e non turistico pertanto sono consentiti affitti della durata minima di 30 giorni. La sezione 17/7 afferma che nessuna transazione commerciale può aver luogo in un condominio. La normativa in merito è rigorosamente applicata a Bangkok ma esiste un certo margine di tolleranza qui a Phuket dove in verità, in quasi tutti i condomini si affitta a breve. Vi sono restrizioni imposte dai condomini e impugnate con successo da singoli proprietari quindi sentenze che danno ragione al locatore confermando la possibilità di potere affittare a breve anche in un condominio. Come spesso avviene, la legge va interpretata anche a Phuket. Chi acquista un appartamento in un condominio può comprare Freehold (a proprio nome) e, fa sempre gola potere avere un immobile di piena proprietà in Tailandia ed essere autorizzati ad affittarlo ai milioni di turisti che visitano Phuket ogni anno.

VILLE E CASE PRIVATE

Le ville private rientrano in una categoria differente poiché gli affitti sono perlopiù regolati da normative locali, definite dai rispettivi comuni. Per alcuni comuni è sufficiente una comunicazione dell’inizio attività mentre per altri comuni si rende necessario un sopralluogo dei funzionari comunali e il rispetto di alcune regole sanitarie. In linea di massima, le unità che accolgono fino a 4 camere rientrano nell’ambito del Home Stay o Bed and Breakfast pertanto meno a rischio rispetto all’appartamento all’interno di un condominio.

ALBERGHI

Alcuni complessi residenziali hanno scelto di ottenere una licenza Hotel e in questo caso non esistono restrizioni. Chi compra in un albergo in realtà sta partecipando ad un programma affitti e non può acquistare l’immobile a proprio nome. Si tratta pertanto di contratti di affitto a lungo termine (30 anni) per i quali si concede all’investitore di subaffittare a breve. Da un punto di vista legale, questa è la formula che protegge l’investimento nel lungo periodo, soprattutto nel caso in cui si stia investendo per affittare e generare una rendita nel medio-lungo periodo.

APETTI FISCALI

Importanti gli aspetti fiscali e da non sottovalutare. Chi affitta e genera un reddito in Tailandia deve aprire una sorta di codice fiscale e dichiarare il reddito netto derivante dalle attività di affittanza. Le tasse per redditi oltre 150,000 Baht (circa 4,500 euro) sono calcolate a fasce e variano dal 5% al 30%. A fine anno è necessario redigere una sorta di dichiarazione dei redditi da depositare presso l’ufficio delle entrate.

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